Discorso sulla vita

 


Discorso sulla vita


 

 

Avevo letto questo discorso anni fa e rimasi colpita da queste parole e dal fatto che a scriverle non fu un monaco, uno scrittore o un saggio antico, ma un artista: Charlie Chaplin! Certo, un ARTISTA favoloso! Comunque un uomo che, in occasione del suo settantesimo compleanno, scrisse questo discorso. Sembra un testamento morale e un regalo ai più giovani per riuscire a cogliere prima queste verità.

Recentemente questo brano è ricomparso nella mia vita e come avviene in questi casi, dopo anni, riesco a comprendere meglio il senso di queste parole. Per questo motivo lo voglio condividere con voi, senza riflessioni personali, senza note o valutazioni, ma semplicemente come una storia, la storia dell’anima di un uomo!

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Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali sono solo un avvertimento
che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama AUTENTICITA’.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita e mi sono accorto
che tutto ciò che mi circonda è un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama MATURITA’

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto
e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama STARE IN PACE CON SE STESSI.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama SINCERITA’.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato da tutto ciò che non mi faceva del bene:
cibi, persone, cose, situazioni
e da tutto ciò che mi tirava verso il basso, allontanandomi da me stesso;
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è AMORE DI SE’.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama SEMPLICITA’.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo PERFEZIONE.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di SAGGEZZA DEL CUORE.

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro
dando origine a nuovi mondi.

Oggi so che tutto QUESTA E’ LA VITA!

Esercizio antistress!

Esercizio antistress!


 

Se c’è una cosa che accomuna un po’ tutti è lui: lo stress! Va aldilà dell’età, del sesso, della professione e del ruolo. Forse può leggermente variare stressgeograficamente (quando sono stata a Cuba non avevo notato gente sull’orlo di una crisi di nervi se in macchina qualcuno gli tagliava la strada, mentre a MIlano ho visto persino gente scendere dalla macchina con la mazza da baseball!), ma di norma colpisce indistintamente e senza esclusioni.

Il fatto è che la vita moderna ci travolge con una quantità notevole di compiti cognitivi, emotivi e sociali che spesso sono per noi eccessivi.

Come fare per combattere lo stress e fare in modo che non si trasformi in esaurimento psico-fisico? Ci sono molti modi e tecniche e ci vuole anche costanza e determinazione per cambiare alcune cattive abitudini giornaliere. Questo è solo un piccolo esercizio che a me piace molto fare e che voglio condividere con voi!

Non è necessario stendersi o isolarsi. Basta concentrarsi anche 5 minuti,  sulla metro o seduti in macchina prima di entrare al lavoro o a casa, se è la famiglia a stressarvi. Chiudete gli occhi e respirate profondamente e lentamente e visualizzate un fascio di luce che dall’alto entra in voi attraverso la nuca. Decidete di quale colore sia la luce: rossa, blu, verde o gialla. Io prediligo immaginarla bianca! Un’intensa luce bianca che scende piano piano dalla testa fino ai piedi e che riempe ogni organo, tessuto o cellula di luce tanto da uscire dal vostro corpo e formare un bozzolo che vi protegge e ricarica! Restateci quanto tempo potete e desiderate. Vi giuro che anche qualche minuto apporta un certo sollievo ed è un piccolo gesto d’amore per voi stessi!

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Sentirsi esseri pieni di luce è veramente liberatorio!

Buon esercizio! 🙂

Cri

 

Un giorno a Parigi: che fare?


Un giorno a Parigi: che fare?


 

 

 

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Adoro Parigi, quando vado mi sento come a casa. Forse è perché ho trascorso un periodo molto intenso ed importante della mia vita quando ho preparato la tesi di laurea. Oppure è perché questa città riesce con il suo mix di eleganza, magnificenza e vivacità a conquistare quasi tutti. Sono ritornata quindi a Parigi con grande felicità! Purtroppo è stato solo per pochissimo perché, in questo ultimo viaggio, Paris è stata solo una tappa (chi mi segue ha già letto della serata a Versailles!).
La domanda nasce spontanea: Cosa fare un giorno a Parigi?
A rispondere ci pensa proprio lei, con la sua magia e le sue infinite risorse!
Coincidenza ha voluto infatti che nello stesso periodo a Parigi ci fossero anche Elisa e Luca, una coppia di amici di Milano. Anche loro appassionati di questa città e sempre desiderosi di scoprire novità. Mi sono quindi lasciata ispirare dal loro programma scoprendo lati di Parigi ancora per me nascosti.

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Storia di un sabato sera milanese!


 Storia di un sabato sera milanese!


 

 

Un sabato sera finalmente libero! Libero dal lavoro intendo. Sono sveglia dalle 5 per le dirette del mattino, quindi un po’ di stanchezza si fa sentire e stesa sul divano, mentre lotto contro l’onda di sonno catatonico, guardo dalla finestra e vedo un cielo terso e mi dico “Devo godermi questa bella serata!! Alzati Cri e cammina!!!”.

Ma cosa faccio nella solita Milano? Guardo in internet e leggo del salone nautico “NavigaMI”. Interessante, quindi deciso: cenetta sui Navigli! Ma dove? Il rischio è di non trovare posto senza prenotare oppure di fermarsi all’aperitivo e mangiucchiare cosacce. Decido di lanciarmi all’avventura e per la prima volta da quando abito in questa città, Milano mi stupisce! Scopro infatti, dopo aver parcheggiato con fatica in Porta Genova, un via vai di persone in un luogo per me sconosciuto, decido di curiosare e scopro il Mercato Metropolitano!IMG-20150509-WA007

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Una storia di… grazia!


Una storia di… grazia!


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Oltre ad amare le storie sono appassionata di letture filosofiche/spirituali. Ho la libreria piena! Sono molto affezionata a questi libri perché mi hanno accompagnata nel percorso di ricerca di me stessa e della felicità! Questa è una storia tratta proprio da uno di questi testi: “La vita che vuoi” di Leela, Prasad, Alvina, edizione Universale Economica Feltrinelli.
Si tratta di una storia taoista accaduta, pare, nella Cina di Lao-tzu e molto amata da Osho. Continua a leggere

La donna è diversa dall’uomo!


La donna è diversa dall’uomo!


 

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In quanto donna ho sempre lottato per i miei diritti, ho sempre fronteggiato gli ostacoli quotidiani che le donne devono affrontare per sopravvivere, ma soprattutto ho sempre faticato più degli uomini nell’affermazione sociale e lavorativa. Eppure sono nata nel 1980, già avantaggiata dalle lotte delle mie sorelle nei decenni e secoli precedenti. Nonostante il sangue versato, i soprusi, le violenze e le prevaricazioni subite ancora noi donne non siamo veramente paritarie all’uomo e la società è ancora radicalmente maschilista.
“Ma smettila! Avete ormai tutti i diritti come l’uomo! Cosa ti lamenti ancora!” Staranno pensando alcuni di voi (soprattutto uomini).
Certo sto meglio delle mie antenate e di tantissime donne nel mondo che tuttora non godono della libertà che io invece possiedo. Tuttavia sento ancora di vivere in una società maschilista dove la mia essenza di donna viene spesso minata se non schiacciata dal potere maschile. Per non parlare della violenza perpetrata nei confronti delle donne in tutto il mondo.
Fino al XVIII secolo si considerò la differenza fisica la causa primaria della disparità tra uomo e donna. Le idee di Galieno, medico greco del II secolo d.C., per le quali i genitali dell’uomo sarebbero l’evoluzione di quelli della donna, influenzarono la cultura occidentale per molto tempo. L’uomo si distingueva così per la superiorità di quella forza che gli ha permesso di sviluppare l’utero nello scroto. La donna, possedendo gli organi riproduttivi all’interno del corpo, veniva paragonata ad un terreno freddo ed umido in cui l’utero diviene una potenza quasi autonoma ed incontrollabile. Il mito della femmina-utero si associò così all’idea della donna come maschio incompiuto. Questa idea si è talmente insinuata nella cultura e nell’immaginario femminile da condizionare anche oggi le donne. Molte infatti, soprattutto in ambito lavorativo, cercano la riscossa copiando il maschio nei suoi atteggiamenti vincenti, quasi fosse il vero riscatto o inconsciamente il compimento di questa evoluzione mancata della donna. Vedo tante donne primeggiare ed avere successo proprio utilizzando meccanismi prettamente maschili quali la competitività, la lotta, la prevaricazione, lo sfruttamento, l’egoismo e il sopruso, adattandosi così al contesto maschilista esistente per emergere! Ecco l’errore che le donne stanno commettendo! È giusto trasformarsi in una copia di ciò che si vuole combattere? Lottiamo il maschilismo con gli stessi meccanismi di cui siamo state vittime e poi ci lamentiamo che non ci sono più uomini veri! Insomma: cosa vogliamo veramente dagli uomini e dalla relazione con loro? maschi_femmine

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Le coccole ritrovate


Le coccole ritrovate


 

Già da tempo nei miei show su QVC parlo spesso di un mio motto quotidiano:

Una coccola al giorno toglie la tristezza di torno!

E se una non bastasse, le coccole quotidiane possono essere infinite!!!
Ora gli intellettuali o i razionali potrebbero pensare “Ma che bambinata! Non è così che si risolvono i problemi della vita!” Avete ragione: non si risolvono i problemi in questo modo, ma ci si carica di più per superarli! L’ho capito con il tempo e con tante prove affrontate, letture fatte e confronti con amici e maestri di vita. Le coccole sono sacrosante! Ne abbiamo bisogno come l’ossigeno fin da piccoli quindi sono un po’ un istinto primario come il cibo. neonato-mamma

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Dieta o mangiare con consapevolezza?


Dieta o mangiare con consapevolezza?


 

Dopo 5 giorni di vacanza in Belgio e con i postumi delle feste natalizie, il mio stomaco ha cominciato a darmi dei messaggi di SOS e i miei pantaloni a stringersi un po’. Senso di colpa per le gaufres, le crêpes, il cioccolato, le birre trappiste e le specialità tipiche? belgio_blog_1Mmm, sono sincera, nessun senso di colpa! Per me viaggiare significa anche assaggiare il cibo di un posto e mangiare le cose che mi piacciono e che si trovano difficilmente a casa! Si vive una volta sola del resto! Però bisogna anche vivere bene con un riguardo alla salute e al nostro corpo. L’importante è appunto non esagerare e ogni tanto depurarsi un po’.

“Da domani dieta e sport!” mi dico tra me e me appena salgo sull’aereo per il rientro in Italia. Quante volte ce lo diciamo? Continua a leggere