La tasse de chocolate – Nicolas Lancret 1742
Non so voi, ma quando arriva il freddo sopraggiunge quella voglia irrefrenabile di CIOCCOLATA CALDA.
Sarà il mio retaggio settecentesco, ma subito il pensiero associa questa calda bevanda al lusso riservato all’epoca ad una bevanda ad esclusivo uso aristocratico.
“Che vita maledetta
è il far la cameriera!
Dal mattino alla sera
si fa, si suda, si lavora, e poi
di tanto che si fa nulla è per noi.
E’ mezz’ora che sbatto;
il cioccolatte è fatto, ed a me tocca
restar ad adorarlo a secca bocca?
Non è forse la mia come la vostra,
o garbate signore,
che a voi dessi l’essenza e a me l’odore’?
Perbacco, vo’ assaggiarlo!
Com’è buono!
(si forbe la bocca)
Vien gente.
O ciel, son le padrone!”
Canta la servetta Despina mentre prepara la colazione alla padrona Dorabella nel Così fan tutte di W. A. Mozard.
Perchè sentirsi la voglia repressa di Despina ed invece concedersi il lusso aristocratico di consumare questa calda bevanda degli dei?
Certo stasera poi mi limiterò ad un passato di verdura per alleggerire il mio stomaco, ma so che ho coccolato la mia anima bisognosa di calde carezze rigeneranti e di serotonina! 🙂
Io la cioccolata calda l’adoro densa e cremosa e voi?