La donna è diversa dall’uomo!


La donna è diversa dall’uomo!


 

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In quanto donna ho sempre lottato per i miei diritti, ho sempre fronteggiato gli ostacoli quotidiani che le donne devono affrontare per sopravvivere, ma soprattutto ho sempre faticato più degli uomini nell’affermazione sociale e lavorativa. Eppure sono nata nel 1980, già avantaggiata dalle lotte delle mie sorelle nei decenni e secoli precedenti. Nonostante il sangue versato, i soprusi, le violenze e le prevaricazioni subite ancora noi donne non siamo veramente paritarie all’uomo e la società è ancora radicalmente maschilista.
“Ma smettila! Avete ormai tutti i diritti come l’uomo! Cosa ti lamenti ancora!” Staranno pensando alcuni di voi (soprattutto uomini).
Certo sto meglio delle mie antenate e di tantissime donne nel mondo che tuttora non godono della libertà che io invece possiedo. Tuttavia sento ancora di vivere in una società maschilista dove la mia essenza di donna viene spesso minata se non schiacciata dal potere maschile. Per non parlare della violenza perpetrata nei confronti delle donne in tutto il mondo.
Fino al XVIII secolo si considerò la differenza fisica la causa primaria della disparità tra uomo e donna. Le idee di Galieno, medico greco del II secolo d.C., per le quali i genitali dell’uomo sarebbero l’evoluzione di quelli della donna, influenzarono la cultura occidentale per molto tempo. L’uomo si distingueva così per la superiorità di quella forza che gli ha permesso di sviluppare l’utero nello scroto. La donna, possedendo gli organi riproduttivi all’interno del corpo, veniva paragonata ad un terreno freddo ed umido in cui l’utero diviene una potenza quasi autonoma ed incontrollabile. Il mito della femmina-utero si associò così all’idea della donna come maschio incompiuto. Questa idea si è talmente insinuata nella cultura e nell’immaginario femminile da condizionare anche oggi le donne. Molte infatti, soprattutto in ambito lavorativo, cercano la riscossa copiando il maschio nei suoi atteggiamenti vincenti, quasi fosse il vero riscatto o inconsciamente il compimento di questa evoluzione mancata della donna. Vedo tante donne primeggiare ed avere successo proprio utilizzando meccanismi prettamente maschili quali la competitività, la lotta, la prevaricazione, lo sfruttamento, l’egoismo e il sopruso, adattandosi così al contesto maschilista esistente per emergere! Ecco l’errore che le donne stanno commettendo! È giusto trasformarsi in una copia di ciò che si vuole combattere? Lottiamo il maschilismo con gli stessi meccanismi di cui siamo state vittime e poi ci lamentiamo che non ci sono più uomini veri! Insomma: cosa vogliamo veramente dagli uomini e dalla relazione con loro? maschi_femmine

Forse è vero che uomini e donne sono diversi, anche la scienza afferma che il codice genetico femminile è identico a quello maschile per il 99 per cento. Quindi la differenza tra i due sessi da questo punto di vista e pari all’ 1 per cento!

“Ma questa differenza percentuale influenza ogni singola cellula del nostro corpo, dai nervi che registrano piacere e dolore ai neuroni che trasmettono percezioni, pensieri, sentimenti ed emozioni.
A ben guardare il cervello di una donna non è uguale a quello di un uomo. I cervelli maschili sono più grandi di circa il nove per cento, anche considerando le differenti dimensioni corporee. Nel XIX secolo gli scienziati considerarono questo dato una dimostrazione dell’inferiore capacità mentale delle donne. Uomini e donne, però, hanno lo stesso numero di cellule cerebrali; semplicemente, nelle donne queste cellule sono più fittamente ammassate, strette come in un corsetto dentro una scatola cranica più piccola.”¹

Sarà per questo che noi donne soffriamo maggiormente di mal di testa?! Aldilà della battuta c’è un senso di verità che è più correlato agli ormoni che ai neuroni! I nostri amati e odiati compagni di vita! Sono loro ad influenzarci e a volte gestire il nostro benessere, ritmi e necessità. Lo sapevate che il cervello delle donne mestruate subisce ogni giorno variazioni minime e addirittura a cambiare in alcune sue parti del 25 per cento ogni mese? Per alcune di noi questi cambiamenti sono controllabili per altre meno e creano disagi e sensazioni di scombussolamento. Chi di noi donne non ne ha mai sofferto!
Chissà perché la natura ha creato un sistema così complicato, delicato e in alcuni casi tormentato per rendere l’essere umano in grado di riprodursi. Perché alla fine tutto si riduce a quello: la procreazione!32447745-incinta-donna-simbolo-stilizzato-disegno-vettoriale
Se ci pensate bene grazie a questo corpo così diverso, la donna ha un potere che l’uomo non ha: dare vita ad un essere umano! Un mistero della natura e forse per questo un legame maggiore con il divino. Questo è l’unico motivo della repressione femminile di molte religioni: tenere sotto controllo l’essere più potente sulla terra, senza il quale la specie non potrebbe continuare e per questo motivo la manifestazione più evidente di Dio! Certo, il contributo maschile è fondamentale, ma quella trasformazione magica di gameti in un essere umano avviene solo nel grembo femminile.

“Una donna costruisce o una donna distrugge.” Questa affermazione degli antichi scritti cabalistici è emblematica e indice del potere, ma anche della responsabilità della donna. Secondo la Kabbalah infatti l’anima di una donna è paragonabile ad una ciotola, un Vaso magnetico che attira luce e le dà forma.

“Prende l’energia che un uomo incanala (tutto il suo potenziale Divino) e le dà forma. È come il vetro che dà forma all’acqua che contiene. È come il mare e la spiaggia: il mare non farebbe altro che continuare a fluire, se non fosse per la terra che gli dà forma e struttura.”² 

Trovo stupenda questa visione: così semplice e potente, così logica ed elementare ed allo stesso tempo rivelatrice e rincuorante! Chiarisce in modo evidente ed inequivocabile che siamo noi donne a dover acquisire consapevolezza della nostra natura e di chi siamo veramente!

«Come si impara ad essere una vera donna?»
«Studiando attentamente la natura», rispose la curandera. «Ma, prima di tutto, è importante che impari a conoscerti ed accettarti per quella che sei. Dovrai essere solamente te stessa, te stessa e nessun altro. Spesso costruiamo la nostra vita raccogliendo i pezzi dell’esistenza degli altri e cerchiamo di plasmarci su modelli che ci vengono imposti dall’esterno. È molto probabile che tua madre abbia influito su di te o che, forse, in realtà tu sia stata influenzata da tua nonna, da tua zia, da un’amica o da altre tue conoscenze. Sono i pezzi con i quali vai tessendo una sorta di coperta che ti copra davanti agli altri e ti renda infelice. La vera donna scopre chi è veramente e segue il suo cammino, pienamente cosciente di sé.»³ 

Ecco il mio augurio per tutte le donne nel mondo: conoscere sé stesse e intraprendere il proprio cammino di vita in modo autentico e consapevole!

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Cri

¹ Louann Brizendine, Il cervello delle donne, BUR Rizzoli.
² Yehuda Berg, La Kabbalah e le leggi spirituali per la coppia felice, TEA.
³ Hernán Huarache Mamani, La profezia della curandera, Piemme Bestseller.

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