A Zacinto
A Zacinto
“Quando sarai grande capirai!” Me l’hanno detto spesso genitori o professori quando ero ragazzina e come tutti all’epoca non ci credevo minimamente. Poi una volta diventata grande mi sono accorta che è proprio così! Banale considerazione, ma giuntami spontaneamente rileggendo i versi di Ugo Foscolo dedicati alla sua terra natia. A Zacinto è una poesia famosa, studiata a scuola e che ormai avevo messo nel dimenticatoio. Solo dopo aver soggiornato in quest’isola greca che colgo il vero significato e la bellezza lirica di questi versi, solo dopo essere diventata “grande” ho colto la profondità di queste parole.
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
Zante (o Zacinto) è infatti un’isola dove la bellezza della natura ti colpisce immediatamente, già guardandola dall’oblò dell’aereo: è molto verde e ancora selvaggia in certi punti. Ci sono spiagge stupende dove anche le tartarughe (le Careta Careta) decidono di deporre le uova ogni anno. Ironia della sorte: uno dei luoghi prescelti da queste affascinanti testuggini è appunto l’isolotto Marathonisi che, visto di profilo, ricorda proprio la sagoma di una tartaruga!
Macchia mediterranea, ulivi da ogni parte, pinete verdeggianti in alcuni punti, animali che girano ovunque, anche in mezzo alla strada!
Quello che ti colpisce il cuore è però il mare!
Puoi ammirare tutta la gamma di sfumature del blu e dell’azzurro! Girando in barca si ha modo di scoprire spiagge segrete e inaccessibili, grotte e scogliere dove l’acqua è così trasparente da poter vedere chiaramente il fondale.
Gli occhi si riempiono di azzurro, celeste, verde-acqua, blu cobalto e blu notte e tu rimani a bocca aperta! Non che non abbia visto altri posti stupendi nel mondo, ma anche Zante non è da meno.
Le mie spiagge preferite? Eccole in ordine:
1- Gerakas
7- Cameo Island
Vale la pena affittare macchina o uno scooter e visitarla tutta. Anche l’interno riserva le sue sorprese con paesini dove il tempo sembra essersi fermato e il turismo non ha ancora fatto danni, anzi da un aiuto alla popolazione che offre i propri prodotti e manufatti ancora in maniera casalinga, con il tavolino fuori casa pieno di bottiglie d’olio, frutta e verdura o tappeti fatti a mano. Di contro ho notato il nascere di uno spirito imprenditoriale molto interessante e promettente come Zakyntothos Natura, una piccola azienda agricola di Anafonitria che produce e vende prodotti locali biologici dal packaging curato, come miele e olio in infinite varietà. Perfette idee regalo o souvenir che ti permettono di rivivere i sapori di questa terra anche a casa.
A proposito di sapori: a Zante si mangia benissimo e a basso costo!!
Dal pesce freschissimo alla carne di allevamento locale, dalla moussaka alle pitas farcite con tzatzichi, dai dolci alla semplice insalata greca. Il consiglio è di scoprire le taverne, soprattutto quelle più isolate dove costa meno e si mangia di più! La migliore? La taverna “Votsalo” a Marathias Keri: cibo tradizionale cucinato divinamente, porzioni abbondanti e curate, servizio impeccabile e vista mozzafiato! Da non perdere il coniglio con patate!
La popolazione è accogliente, gentile e discreta. Noi italiani siamo molto coccolati! Sarà per la lunga dominazione veneta o per i tanti turisti presenti sull’isola, ho constatato un trattamento quasi preferenziale nei nostri confronti: gli abitanti di Zante comprendono e parlano la nostra lingua e conoscono molto bene le nostre abitudini.
Consiglio per chi è indeciso in questo momento di crisi greca: premunitevi di contanti, ma siate sereni che i bancomat elargiscono contanti per i turisti ed alcuni esercenti accettano la carta di credito o il bancomat.
Per quello che ho percepito in quest’isola i Greci non si stanno demoralizzando per la situazione economica disastrosa ed anzi sono attenti a mantenere le loro tradizioni con uno sguardo verso il futuro! Quasi sempre hanno rilasciato lo scontrino fiscale, molto più che in Italia! Non voglio sminuire la gravità della situazione e le responsabilità della Grecia, ma solo condividere l’impressione che ho avuto in una decina di giorni.
Ora comprendo la melanconia e il rimpianto contenuto nei versi di Foscolo e di Edgar Allan Poe, il quale dedicò a Zante un’altra poesia. Non me ne voglia Poe se rubo i suoi versi per concludere la mia cristory, ma dopo averli letti non saprei come congedarmi diversamente da quest’isola così intensa ed autentica.
O bella isola, che dal più bel fiore
prendi il tuo nome, fra tutti il più gentile!
Quante memorie di raggianti ore
da te si ridestano al tuo solo apparire!
E parvenze di quale perduta felicità
Cri