Dieta o mangiare con consapevolezza?


Dieta o mangiare con consapevolezza?


 

Dopo 5 giorni di vacanza in Belgio e con i postumi delle feste natalizie, il mio stomaco ha cominciato a darmi dei messaggi di SOS e i miei pantaloni a stringersi un po’. Senso di colpa per le gaufres, le crêpes, il cioccolato, le birre trappiste e le specialità tipiche? belgio_blog_1Mmm, sono sincera, nessun senso di colpa! Per me viaggiare significa anche assaggiare il cibo di un posto e mangiare le cose che mi piacciono e che si trovano difficilmente a casa! Si vive una volta sola del resto! Però bisogna anche vivere bene con un riguardo alla salute e al nostro corpo. L’importante è appunto non esagerare e ogni tanto depurarsi un po’.

“Da domani dieta e sport!” mi dico tra me e me appena salgo sull’aereo per il rientro in Italia. Quante volte ce lo diciamo?

Apro la rivista Gael acquistata all’aeroporto di Bruxelles e trovo un articolo dal titolo: MANGER EN PLEINE CONSCIENCE (Mangiare in piena consapevolezza). Un articolo molto interessante che parla del «mindful eating», cioè un approccio totalmente differente nei confronti dell’alimentazione grazie al quale mangiare non è più un atto meccanico, frettoloso o impulsivo, ma un momento di ascolto del nostro corpo e delle nostre vere esigenze. Vi capita mai di mangiare al volo sul lavoro, davanti alla televisione, camminando per strada o in macchina per ottimizzare i tempi delle intense giornate? Oppure di ingerire cibo senza avere realmente fame, ma solo per golosità e stress? A me, per esempio, scatta spesso l’abitudine di finire ciò che ho nel piatto anche se sono sazia, pur di non gettarlo. Si tratta di un insegnamento ricevuto fin da piccola, che ha una giusta motivazione (evitare lo spreco di una risorsa preziosa come il cibo), ma che spesso non aiuta il mio stomaco! Ognuno di noi conserva delle abitudini comportamentali e da recenti studi pare che vengano prese più di 200 decisioni sul piano alimentare che poco hanno a che fare con la fame.

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Provate a fare un esperimento: la prossima volta prima di mettere in bocca del cibo fermatevi a riflettere per qualche secondo per capire la vera motivazione di quest’azione. Qualsiasi sia la scelta successiva, cioè ingerire o meno l’alimento, sarà una scelta consapevole! Questo è già un primo traguardo verso noi stessi! Il punto non è solo perdere peso, ma iniziare un percorso di profonda conoscenza di sé, di rispetto verso il proprio corpo e di apprendimento della compassione verso se stessi e quindi di accettazione! Gli studi poi dimostrano che il mindful eating aiuta ad avere un corpo più sano, una migliore immagine di sé, meno costrizioni alimentari, una diminuzione della fame, una perdita di peso, meno rimorsi, sensi di colpa e stress. Non male direi!

Come integrare questa consapevolezza nella nostra vita quotidiana?
Uno degli esercizi fondamentali del mindful eating è quello che fa appello a tutti i sensi, un esercizio molto bello che mi ricorda il training attoriale e che ha un forte potere sul risveglio della sensorialità, ve lo posso garantire! foodforksPrendetevi del tempo prima di ingerire un cibo e fermatevi ad analizzarlo, come foste degli scienziati, ad osservalo, toccarlo e odorarlo come se lo vedeste per la prima volta. Concentratevi sulle informazioni che il corpo vi comunica e poi passate alla degustazione: come reagiscono le papille gustative? Quali sapori sentite più forti? Cosa vi piace e cosa no? Questo è un esercizio che apre mondi sconosciuti dentro noi stessi e ci permette di “gustare” veramente ciò che ingeriamo!

So cosa state pensando: ma chi ha tutto questo tempo? Domanda legittima, lo dice una che spesso trangugia un panino o un’insalata in 10 minuti prima di andare in diretta e mentre studia, parla e si fa truccare! È vero, sempre non è possibile farlo, ma quando la vita ci concede del tempo allora bisogna cogliere l’occasione e provare a vivere queste piccole esperienze sensoriali. Sono ottimi esercizi per imparare ad ascoltarsi, come chiedersi se veramente si ha fame e soprattutto quando si è raggiunto il livello di sazietà, oppure domandarsi di quale tipo di alimento si abbia realmente bisogno (scoprendo poi che geneticamente il nostro corpo preferisce gli alimenti non trattati e raffinati).
Che si debba seguire una dieta specifica per la salute o per perdere peso (sempre su consiglio di medici o specialisti) questo approccio consapevole all’alimentazione penso sia rivoluzionario e di grande aiuto, perché la motivazione più forte è sempre quella che viene da noi stessi e dalla nostra interiorità.

Ogni attimo è importante, anzi il momento presente è l’unica certezza che abbiamo. Per questo la mindfulness riesce ad essere applicata a vari aspetti della nostra esistenza ed uno dei più importanti è proprio l’alimentazione!
Tra i propositi del nuovo anno: maggior CONSAPEVOLEZZA… anche a tavola!

Cri.

6 Comments on “Dieta o mangiare con consapevolezza?

  1. Bongiorno Cristina. Anch’io come tutti ogni tanto sgaro un po. Sono poliziotta e con i turni non è facile seguire un dieta precisa. Capita che di notte ti venga quella voglia matta ma tutto o quasi e chiuso qui ad Udine allora non ti resta che buttarti sulle merendine. Per fortuna con le arti marziali riesco a mantenermi in forma.

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    • Ciao Angelica! Benvenuta!!! So cosa voglia dire lavorare su turni ed è vero quello che dici, con un lavoro così è difficile fare diete ed avere un regime alimentare regolare e sano. Ogni tanto qualche sgarro ci sta. La cosa importante è non colpevolizzarsi o viverla male. Questo è il consiglio del mindful eating, avere consapevolezza. Magari, durante il turno di notte, portati con te degli snack al mais o ai cereali! Sono gustosi e con pochi grassi. Comunque lo sport aiuta tanto per tenersi in forma! E che sport che fai! Sei una tipa tosta!!! Complimenti!!

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