Essere un antico nella modernità


Essere un antico nella modernità


Ed ecco che arrivano le vostre storie! Questa è la storia di Giacomo, un ragazzo laureato in economia presso l’università di Bergamo e appassionato di storia come me. Vi consiglio di leggerla perché verrete catapultati in una dimensione antica, affascinante ma allo stesso tempo contemporanea. Un racconto personale e di una passione diventata inaspettatamente realtà! Capisco molto bene Giacomo, perché anche per me aver scoperto e praticato la danza e il teatro antico mi ha permesso di iniziare un percorso di scoperta di me stessa e di crescita sia personale che professionale! Se anche voi avete una storia da raccontare (e sono sicura che almeno una l’abbiate!), potete inviarla sulla mia Home tramite un messaggio privato. Buona lettura!

Quando incontro nuove persone e mi chiedono quale è il mio hobby, mi ritrovo sempre in difficoltà a spiegarlo. Innanzitutto perché non è solo un hobby ma una passione vera a tempo pieno. Inoltre esordire dicendo che fai il gladiatore non è esattamente lo stesso di collezionare francobolli e fare giardinaggio. Praticamente tutti mi fissano come se li prendessi in giro e sono sempre costretto a mostrare prove tangibili come foto e video. È proprio vero. Io faccio e sono un gladiatore, e non solo. Sono un membro dell’Istituto ArsDimicandi, associazione fondata nel 1994 che porta avanti il progetto di studio e ricostruzione pratica di discipline antiche quali gladiatura, esercito romano e atletica pesante, ossia lotta, pugilato e pancrazio. L’unione tra ricerca delle fonti, quali letteratura, epigrafia e iconografia, e la sperimentazione empirica è basata sul protocollo dell’archeologia sperimentale, che significa replicare elementi dell’equipaggiamento, ricostruire le discipline di combattimento e usarle realmente in un ambiente agonistico, ossia veri combattimenti senza simulazione.                                                                                                                                                                                                                                           giacomo1 giacomo2
Dopo questo breve preambolo sull’associazione, vi interesserà sapere come sono entrato in questo mondo. Dovete sapere che fin da bambino sono sempre stato patito di storia, soprattutto storia militare..ho sempre amato leggere libri su battaglie e grandi condottieri e il periodo greco e romano mi ha sempre esercitato un enorme fascino. Da piccolo inoltre mi piaceva costruire basiche armi come lance e scudi e ogni tanto capitava di incontrarsi con altri cugini per combattere..ripensandoci adesso mi rendo conto di quanto eravamo pazzi e rischiavamo di farci seriamente male senza avere un minimo addestramento sull’uso pratico delle armi e senza protezioni adeguate.
5 anni fa, dopo la maturità, un ex compagno di classe che condivideva le mie passioni mi ha invitato a andare con lui e provare a partecipare ai corsi di questa Associazione che non sembrava male su Internet.. Onestamente ero scettico all’inizio ma essendo vicino a casa ho pensato che provare non costava nulla.
Penso che sia stata una delle migliori decisioni della mia vita. ArsDimicandi ha cambiato la mia vita. Ha trovato un giovane post maturità, insicuro e senza progetti, e lo ha inserito in un progetto fantastico: ricostruire l’antichità e provare a essere un Antico. Potere allenarsi e combattere come succedeva 2.000 anni fa. E soprattutto arricchirsi culturalmente su molti aspetti della vita antica e essere in grado di diffondere queste informazioni ad altre persone, che troppo spesso sono deviate dalla disinformazione dovuta a film e telefilm come “Il Gladiatore” o “Spartacus”. Belli da vedere per il grande pubblico ma che forniscono una visione distorta di tutto il mondo romano.
Dopo un inizio molto soft in cui ho avuto tempo di comprendere meglio l’associazione e il progetto, pian piano sono stato coinvolto sempre di più. L’allenamento settimanale è diventato un evento imperdibile dove vedersi con tanti amici e divertirsi sfogandosi, eliminando tutto lo stress settimanale. Dopo la fase iniziale in cui ho imparato le basi del combattimento mi sono sentito sempre più sicuro e pronto per arrivare alla vera prova per chi entra in ArsDimicandi: l’arena.giacomo3
Anfiteatro Romano di Tarragona
Nel maggio 2011 ho fatto finalmente il mio primo vero combattimento in un anfiteatro romano, a Tarragona, in Spagna, davanti a 2.000 persone, usando armi non affilate ma sempre di ferro. E’ stato davvero impressionante! Ero tesissimo perché ovviamente non è così usuale come cosa e avevo paura non di farmi male ma di fare una magra figura davanti al pubblico ma soprattutto davanti ai miei fratres, i compagni e amici dell’associazione.
E’ stato in quel momento, quando sei davanti a un grande pubblico e sai che devi realmente combattere, che qualcosa si è risvegliato in me. La paura è passata, l’adrenalina è aumentata e ho sentito qualcosa dentro di me che mi spingeva a combattere. Alla fine ho perso ovviamente il combattimento contro il mio maestro Anthrax, ma nonostante le ferite e il dolore non mi ero arreso e avevo continuato a combattere. Come mi hanno spiegato i veterani, quello è il modo con cui un gladiatore si distingue, ossia andare avanti nonostante sofferenza e sangue senza un lamento, come riporta Cicerone. Questo per arrivare a impersonare Ercole, il Dio del gladiatori, l’eroe che è riuscito a portare a termine le sue immani fatiche nonostante le avversità, morire e ascendere all’Olimpo come Dio.giacomo4
Tanti anni sono già passati da quel primo combattimento e da allora ho aggiunto esperienze indimenticabili in Italia, Croazia, Germania, Svizzera e Francia. Ovviamente è una passione che richiede tempo e impegno e non è sempre facile conciliare gli eventi con la propria vita personale. Sarebbe fantastico farlo come lavoro e potermi dedicare ad esso a tempo pieno; ma allo stato attuale capisci quanto i membri tengano davvero a questo progetto dedicandoci la cosa più preziosa di cui dispongono: il proprio tempo.
Spero di avervi un po’ affascinato e interessato con la mia storia. Ci sarebbero moltissimi dettagli e curiosità che vorrei aggiungere e non esitate a chiedere chiarimenti!

Ad Maiora,
Elephas (Giacomo Colombo)

8 Comments on “Essere un antico nella modernità

  1. Non avevo letto “il flagello di Roma” ma dalla tue recensione sembra piacevole.Interessante leggere con il punto di vista di chi solitamente viene presentato come nemico. Lo metterò nella mia lista di libri da leggere! Grazie!

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  2. Ciao! Benvenuto su Cri’S’tories! Ho letto la tua recensione e devo dire che mi hai invogliata alla lettura del libro! Non è facile scrivere romanzi storici, perché implica una preparazione ed uno studio storiografico molto intensi ed impegnativi, ma necessari per riuscire a romanzare e dare spazio alla personale creatività senza che il lettore possa sentirsi distante dalla narrazione seppur lontana a livello temporale. Ci vuole una grandissima capacità! Concordi?

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  3. Di te caro Elephas ho un grande ricordo, proprio cosi come ti sei descritto personalmente sulla tua storia, il modo che hai appreso questa bellissima dottrina o arte del combattimento, tu come tutti i gladiatori che ho avuto modo di conoscere mi avete fatto conoscere un nuovo mondo , quello della storia non scritta nei libbri , o raffigurata nei monumenti , ma bensi la storia viva che portate voi tutti nel cuore e la tenacia che il Dio Ercole vi da quando entrate nelle arene dopo il giuramento a vostro Dio. tu sei agli inizi della tua carriera ma ho detto dall´inizio che sarai un grande gladiatore, hai stile , potenza e continuita nel combattimento,,, da parte mia ti faccio i miei migliori auguri e un grande in bocca al lupo per la tua crescita in questa meravigliosa famiglia di ARS DIMICANDI…….. Lino Pinna Da Trier, Germania

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  4. Ciao Lino!! Impossibile dimenticarsi di te e di Trier! posto fantastico.. nell’articolo parlo di Tarragona ma anche Trier avrebbe meritato spazio con il suo Anfiteatro, le Terme e la spettacolare Porta Nigra. Non puoi immaginare quanto mi manchi come evento..erano davvero 4 giorni intensivi per noi..tanti combattimenti ma tanta soddisfazione nel vedere la partecipazione nel pubblico. Dire che i tedeschi sono freddi è una grande bugia. Non potevano ovviamente competere con il tuo entusiasmo però! Mi ricorderò sempre la tua felicità quando hai indossato tutto l’equipaggiamento gladiatorio per la marcia attraverso la città.
    Ti ringrazio per i complimenti caro amico. Speriamo di rivederci presto, in Italia o meglio a Trier per un’altra edizione di Brot und Spiele!

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